Ottime novità sulla nuova Legge di Bilancio del 2020 in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche. Il Legislatore ha ritenuto opportuno “forzare la mano” per rendere attuabile quanto previsto dalla Legge 1986 n. 41, che con l’articolo 32, comma 21, integrato con l’articolo 24, comma 9, della legge 104 del 1992, ha esteso l’ambito agli spazi urbani. Da questo le programmazioni sono lo strumento individuato dalla nostra normativa per monitorare e superare le barriere architettoniche insistenti sul territorio comunale.
Da quanto si legge nella normativa nazionale 160 del 2019, l’art.1 c.38 lett. c), la stessa introduce delle novità su quanto precedentemente legiferato nel precedente Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021. In particolar modo si individuano gli “investimenti di messa in sicurezza del territorio”, ai sensi del comma 141, prevedevano un fondo, stabilito nel limite complessivo, di € 400 milioni, destinato esattamente a scuole, a strade, a edifici pubblici e patrimonio comunale. La particolare attenzione di quest’anno si focalizza negli immobili degli enti locali e nella loro precisa fruizione, tenedo conto dell’inefficenza di dare attuazione ai principi costituzionali di mobilità e di eliminazione di qualsiasi ostacolo (art. 3 Cost).
La lettera c) del comma 38 (L.162/2020) integra il disposto al comma 141 ed include anche gli interventi di efficentamento energetico con precedenza per gli edifici scolastici e altre strutture scolastiche di proprietà dell’ente comunale. Sempre nello stesso comma di quest’anno, stessa lettera, con il fine di dare attuazione al concetto predetto di accessibilità, lo Stato prevede una decuratazione del 5% dei contributi attribuiti nel caso di mancata approvazione, entro il 31 dicembre dell’anno precedente, dei seguenti piani:
– del PUA (Piano Urbanistico Attuativo), strumento di attuazione delle previsioni del piano urbanistico comunale o di esecuzione agli interventi di urbanizzazione e riqualificazione;
– dei PEBA (Piani di Eliminazionie delle Barriere Architettoniche), strumenti in grado di monitorare, progettare e pianificare interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità degli edifici e degli spazi aperti al pubblico.
Questo taglio nella destinazione denari pubblici è sicuramente una bella notizia, in quanto risulta una misura per il ricavo della totalità di quanto spettante, ma dall’altra è un fallimento per chi governa un determinato territorio comunale, dato che, al di sopra di ogni determinazione statale, sia positiva che come la presente nella previsione di riduzione, ci dovrebbe essere sempre la volontà di adeguare gli spazi pubblici per la mobilità delle persone con disabilità motorie o sensoriali, visto anche lo stanziamento che ogni Regione, annualmente, dovrebbe stabilire.